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E venne un giorno in cui l'aquila catturo' la lepre per portarla al suo nido .
La lepre stretta tra gli artigli del rapace si volto' e sorridendo disse : grazie per avermi portato cosi' in alto , senza di te non avrei mai potuto ammirare la maestosità' di questo panorama.

IL GHIACCIAIO DI NESSUNO

Scritto da Marco Preti , guida alpina ,  maestro di sci , professore di ginnastica , alpinista  ,regista , fotografo ...............ho dimenricato sicuramente qualche cosa!
Il ghiacciaio di nessuno , titolo piu' che azzeccato .
Tanti combattimenti , tanto lavoro , feriti , morti, invalidi a vita . Ma per cosa , e per chi !? Immersi in tutta quella neve ,sul  ghiaccio tra la roccia , due stati contro per una terra che non e' nemmeno terra .
Una guerra per salvare se stessi dagli altri , se stessi dal freddo e dal gelo , gelo che decimava ancor piu' delle pallottole. Una guerra tra due popoli che in comune avevano tanto , chissa quante volte si saranno chiesti chi stava vincendo o chi vincera' ......................e cosa ci stavano a fare li!
A te  Marco vanno i miei complimenti per il romanzo, da film , scritto con tanta chiarezza senza tralasciare quella parte  ironica chi ti contraddistingue.
Solo un piccolissimo consiglio ( da blog ).
Per quelli che non conoscono bene l'Adamello diventa un po' complicato seguire i saliscendi di Italo e compagni  attraverso cime , vedrette, passi e punte.
Siccome spero che questo ottimo libro venga letto un po' da tutti , mettici dentro una carta topografica dell'Adamello . Io la uso, mi  immedesimo nel nostro protagonista e percorro insieme a lui i vari tragitti , a volte mi viene anche freddo...................
Complimenti ancora e buona lettura a tutti.


MARCO PRETI

IL GHIACCIAIO DI NESSUNO
Mursia, pagg. 310, euro 18,00 -
Mursia editore – Milano (MI) Via Melchiorre Gioia, 45 Tel.0267378560

MONTE COMER mt.1279

Oggi il nostro cammino parte da Sasso , piccolo agglomerato di case a 555 metri . Si raggiunge la frazione seguendo la strada che da Gargnano sale in Valvestino e superato il bivio per Musaga si incontrano le frecce a destra che indicano Sasso , cinque minuti e arrivati in paese si parcheggia.
Entrati in paese lo si attraversa passando accanto ad una fontana , dove e' meglio rifornirsi di acqua ,e si comincia a risalire la costa su una vecchia mulattiera .
Al primo bivio che incontriamo la scritta Comer su un sasso ci indica la sinistra ma in questo caso proseguiamo diritti seguendo le  indicazioni per S. Valentino.
 Il panorama e' incantevole nonostante la foschia da calura. Proseguiamo e dopo una buona mezz'ora di cammino , passato un tratto in forte discesa si arriva sulla uscio dell'Eremo. E' aperto , come sempre , entriamo e saliamo ancora fino al pianoro che lo accoglie .Visitiamolo nel suo interno e al piano superiore , non tralasciamo nulla. Nonostante sia tutto accessibile e' ben tenuto e pulito. Proseguiamo a destra dell'Eremo per la "variante" , salita rampante attrezzata tutta con corda fissa , non esposta ma da affrontare con prudenza .
Arrivati in cima proseguiamo a destra , saliamo a fotografare il lago da quello che viene chiamato il pulpito e
poi riprendiamo il passo verso il Comer. 
Ci riportiamo sul 31 a sinistra scende a Sasso ( lo faremo al ritorno ) a destra saliamo al Comer.
Ben due bivi ci indicano a destra Briano  ma noi proseguiamo diritti e attraverso boscaglie e pietre lemme lemme raggiungiamo la cima  .......... che fatica per il caldo.
                                         
Al di' la' delle croci di fronte il monte Denervo e appena piu' basso un masso con segnato in rosso Denervo-Briano-Sasso. Da li' scenderemo e al primo bivio seguiamo a sinistra per Briano ( un po' nascosto ).
In meno di 30 minuti si arriva al Rifugio - baita A.N.A. di Gargnano.
Nei pressi del rifugio ( chiuso ....) una strada asfaltata porta alla nominata frazione Briano ( 10 minuti )
Noi arrivati sull'asfalto andiamo a sinistra ( attenzione) sul sentiero di ritorno verso Sasso.
Quaranta minuti di cammino e dopo aver raggiunto  e superato due bivi gia' visti all'andata ci riportiamo sulla mulattiera dell' andata.
Giunti in Paese ricordandoci della fontana e' obbligo darsi una rinfrescata e guardando la segnaletica nei pressi ci viene qualche dubbio sul tempo previsto.
Forse senza scendere all'Eremo potevo farcela.......................

PARTENZA SASSO MT 555
ARRIVO MONTE COMER MT 1279 ( ORE 2,10 )
GIRO COMPLETO ORE 4,00
CARTA KOMPASS 102 LAGO GARDA E MONTE BALDO.
SENTIERI 31-32-31A


RIFUGIO TITA SECCHI mt.2357


Giornata molto , molto afosa questo sabato , come del resto prevista  . Per raggiungere il Rifugio Tita Secchi seguiremo oggi  il sentiero che attraverso tutta laVal Cadino ci porta al rinomato Passo della vacca.
Il punto di partenza ha come riferimento la Malga Cadino che si puo' raggiungere da Breno attraverso il Passo Crocedomini  o dal Gaver sempre verso lo stesso passo.
L'altra strada piu' panoramica ma sicuramente piu' esposta e' attraverso la Val Trompia  , fino al Maniva.
Giunti agli impianti di discesa in Maniva si prosegue diritto( senza svoltare a destra per gli impianti )e si imbocca la strada che indica 19 km al Passo Crocedomini.
Proseguendo fra sterrato ( ormai poco ) e asfalto si arriva al Rifugio Crocedomini e superato si prosegue in direzione Gaver (dx) fino a una malga sulla destra dove si trova parcheggio.
Tra destra e sinistra spero di essere stato chiaro , in caso chiedete in zona.
Il sentiero parte a sinistra ,avanti 50 metri dal parcheggio , su una grossa mulattiera  alpina e pian piano si comincia a salire.
Dopo un po' alcune frecce ci indicano varianti al nostro sentiero ( 19 ) ma noi proseguiamo diritti sempre su sterrato fino a raggiungere la Corna Bianca , un blocco di calcare che piano piano si sgretola lasciando sul sentiero una sabbia tanto fine che sembra di essere al mare ( provare per credere !).
Nei pressi della Corna si lascia lo sterrato e si prosegue su un sentiero un po' piu' stretto ma comodo , si attraversa un falsopiano tra rododendri e si comincia a salire tra massi disseminati che nascondono a tratti il sentiero. Giunti sotto le cime di Laione si comincia azizagare in forte salita fino all'ultimo tornante che ci porta al Passo della Vacca a 2359mt .
Arrivati al Passo si prgegue verso destra seguendo un vecchio camminamento della guerra ancora in discreto stato per il primo tratto poi su zona franata tra grossi massi ( attenzione )e deviando a destra si scorge il Lago e il Rifugio Tita Secchi ormai a poco piu' di 5 minuti di cammino.
Percorso ormai calcato piu' volte ma sempre interessante , ambiente incantevole tra lago e Blumone e clima rinfrescante visto il caldo torrido di Brescia.
A presto..............



PARTENZA MALGA CADINO MT 1799
ARRIVO RIFUGIO TITA SECCHI MT 2357
TEMPO 2,20 ANDATA + 2,00 RITORNO
CARTA KOMPASS 103 LE TRE VALLI BRESCIANE
SENTIERO 19





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